Il progetto parla di un viaggio guidato verso un obiettivo puramente simbolico.
Il viaggiatore viene accompagnato passo per passo tramite indicazioni presenti in un altro mondo, visibile al nostro occhio quando osservato indirettamente: attraverso superfici riflettenti, acqua, vetri.
Presenti in questo mondo parallelo sono creature angeliche che, indicando la via al vagabondo, lo dirigono verso la destinazione finale, quella della morte.
Viene incluso un essere angelico e etereo all'interno di una superficie solitamente ignorata, sporca, una semplice pozzanghera di acqua caduta dal cielo, situata di fronte all'imponente entrata di un cimitero. Ad accompagnare il viaggiatore vi sono fiori -uno dei metodi di manifestazione degli angeli- di tre tipi: clematidi violacee, fiori portatori di fortuna, conosciuti anche come traveler's joy (la gioia del viaggiatore); gigli uragni rossi, simboleggianti la morte e gli addii eterni; e infine crisantemi verdi, allo stesso tempo fiori di gioia e di morte, bilanciando così l'ultimo pellegrinaggio.
Così, mentre l'angelo indica una direzione quasi opposta ai cartelli terreni e materiali che lo circondano, il nostro lungo viaggio -che sia finito, o che stia solo iniziando- può proseguire verso un percorso perfettamente stabile, e al contempo insicuro.
Gabriela Mendez - Andrea Regazzoni
