Nel silenzio di strade dimenticate e quartieri trascurati, le case abbandonate si ergono come testimoni silenziosi di un'umanità smarrita. Queste dimore, un tempo vivaci e accoglienti, sono state accolte dal tempo e dall'oblio, ma non sono rimaste vuote. Tra le loro mura fatiscenti, si cela un'altra realtà: quella dei vagabondi, i nomadi moderni che cercano riparo tra queste pareti infrante. Attraverso una serie di fotografie ci avviciniamo a queste case abbandonate, che trasudano una triste bellezza intrinseca. Le finestre rotte e i tetti crollati, si fondono con i colori sbiaditi e le tracce di umidità, creando allo stesso tempo un paesaggio di desolazione e speranza. Le immagini ci parlano di storie frammentate, di vite che si incrociano e si scontrano in un'intersezione tra la fragilità dell'edificio e la vulnerabilità dell'anima umana. Queste fotografie ci spingono a guardare oltre la superficie, a percepire l'invisibile. Possiamo immaginare le notti insonni dei vagabondi, la ricerca di un angolo riparato da vento e intemperie. Le stanze vuote si animano con le loro presenze furtive, i letti abbandonati diventano rifugi improvvisati per un sonno instabile. Mentre gli occhi scrutano le pareti sbiadite, è impossibile non chiedersi quali siano state le storie di coloro che un tempo hanno chiamato casa questi luoghi ora abbandonati. Ma queste foto ci offrono una luce di speranza. Ci ricordano che ogni casa abbandonata è un potenziale rifugio, un simbolo di possibile trasformazione. Possiamo immaginare un futuro in cui queste case decadenti vengono rinnovate, riportate alla vita e offerte come alloggi dignitosi per i vagabondi. Possiamo immaginare una comunità solidale, in cui ogni individuo possa trovare un luogo sicuro in cui ripararsi e costruire una nuova vita. In questa immagini si celano storie di lotta, resilienza e speranza. Queste fotografie ci chiamano a unire le nostre forze, a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba vagare senza una casa, dove ogni edificio abbandonato possa trovare una nuova vita e ogni anima smarrita possa trovare un luogo di accoglienza.

Andrea Perrotta - Nazar Zelenyuk