Il progetto dal titolo "Hobo" rivisita in chiave contemporanea la controcultura che vede nella figura del viandante o vagabondo colui che è alla ricerca della libertà e indipendenza contro ogni forma di sfruttamento e controllo. 

La scelta esistenziale è volontaria e ha radici  profonde  arrivando  a manifestarsi ancora oggi . 

La cultura Hobo trova radice negli Stati Uniti alla fine dell'Ottocento, inizialmente coinvolgendo disoccupati e orfani che viaggiano per il paese rivendicando la loro etica di libertà che non rifiuta il lavoro e condanna la violenza e il furto.

Il spirito ribelle e tardo romantico si manifesta in modo evidente anche  nel movimento della beat generation  e rappresentato da scrittori come Jack Kerouac e Jack London .

Il progetto che si intende produrre  trova qui le sue radici per riportare in evidenza la figura dell' Hobo e indagare sulla la figura del viandante  nel lavoro di  Cifrondi che rivela con attenzione nei suoi contemporanei lo stesso fenomeno anticipandone il loro valore sociale.

Il lavoro, che verrà realizzato da settanta studenti del corso di Applicazioni digitali per le Arti visive prenderà spunto dal lavoro di Cifrondi,  traducendolo in chiave contemporanea  sul fenomeno dell'Hobo .

I linguaggi e le tecniche per produrre i lavori saranno lasciati all iniziativa dei singoli studenti senza porre limiti, tuttavia per facilitare la consultazione e l'installazione dei lavori che prevede un percorso itinerante si farà uso della Realtà aumentata dove un immagine o un punto geografico saranno sufficienti per caricare i contenuti dell'opera utilizzando il proprio dispositivo mobile.

Corso di Applicazioni digitali per le Arti visive
Prof. Agustin Sanchez

Per visualizzare i lavori  -> scaricare  ARTIVIVE  scansionare il QR http://onelink.to/zv6vjz

Politecnico delle arti di Bergamo,  Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo